venerdì 6 novembre 2009

SCHIZOFRENIA

SINTOMI

Alterazioni dei sensi

Le alterazioni dei sensi possono consistere nell'aumento (più comunemente) o nella riduzione di alcune capacità.
L'aumento delle capacità percettive è paragonabile agli effetti indotti dall'assunzione di sostanze psicotrope, droghe o LSD. Tutti i sensi (l'udito, la vista, l'olfatto, il gusto, il tatto) possono subire delle alterazioni. Per il paziente i rumori possono essere percepiti più alti, come se qualcuno avesse alzato il volume di una radio. Le cose possono sembrare più grandi, più luminose, anche migliori, più brutte e deformate.
I colori e le trame degli oggetti possono fondersi l'uno nell'altro. L'udito può diventare estremamente sensibile e i rumori eccessivamente acuti. I sensi possono essere sommersi dagli stimoli esterni. Lo schizofrenico, che è in sovraccarico, non può separare gli uni dagli altri.
Il suono proveniente da uno strumento musicale distante o il rumore prodotto in una via della città o di una festa può interferire nel corso di una normale conversazione. Sembra che il paziente perda tutti i meccanismi che consentono il normale funzionamento del cervello.
Qualsiasi cosa interferisce sull'attenzione. Il paziente è tenuto come "in ostaggio"; i sensi sono sovraccaricati. Frequentemente si assiste ad un aumento della sensibilità a livello genitale. Tutto questo provoca una grande difficoltà nel concentrarsi, anche per questioni di scarsa importanza.
Quando tutti i sensi sono colpiti, lo schizofrenico può sentirsi illuminato e dare un significato religioso alla sua esperienza. Le preoccupazioni di carattere religioso sono un segno premonitore della schizofrenia.
Le percezioni possono essere ridotte, inclusa la sensazione del dolore. Gli schizofrenici - fatto comune - possono bruciarsi le dita con le sigarette senza accorgersene. Ci sono degli aneddoti sui malati mentali che hanno subito delle fratture ossee o rotto un arto senza provare nulla.

Incapacità di interpretare correttamente gli avvenimenti

Un fondamentale difetto del cervello dello schizofrenico consiste nella incapacità di ordinare, interpretare e rispondere come nel caso di un normale cervello.
Così le risposte di uno schizofrenico sembrano spesso "inappropriate": ride quando invece prova tristezza, oppure piange quando prova gioia. Per lui il significato delle parole, anche le più semplici, può essere difficile da comprendere.
Gli schizofrenici impiegano gran parte della loro concentrazione per comprendere cosa è stato detto (ad.es. nel corso di una conversazione), ma concentrarsi per loro, come appena detto, non è facile.
Sembra che essi siano "sconnessi" in ogni occasione. Possono entrare in contatto con le altre persone attraverso la vista, l'olfatto, l'udito, senza riuscire ad averne una intera percezione. Perciò le persone ammalate di schizofrenia pensano di aver visto ciò che gli altri non hanno visto.
L'incapacità di ordinare ed interpretare correttamente gli stimoli esterni e di selezionare risposte appropriate è una delle caratteristiche della malattia ed è la causa principale delle difficoltà che uno schizofrenico incontra nelle sue relazioni con la gente.
Per questa ragione alcune persone schizofreniche preferiscono impiegare il tempo per se stesse, ritirandosi e comunicando con gli altri il meno possibile.
Si dice allora che gli schizofrenici hanno "perso l'associazione" (ndr. in termini medici sono dissociati). Questa perdita deriva dal disordine dei loro pensieri. Nello schizofrenico la mente può saltare da "sole" a "sale" a "mare" a "elementi" a "massa della terra", a "massa solida", ecc., con perdita delle connessioni.
Un altra caratteristica del pensiero degli schizofrenici consiste nella perdita di concretezza, ovvero nella incapacità di afferrare concetti astratti. Per esempio il detto "Chi vive in una casa di vetro non può tirare i sassi" significa per lo schizofrenico "Il vetro si romperà" e non "se tu non sei perfetto non puoi criticare gli altri". Essi non riescono ad intepretare correttamente le definizioni astratte. Così se viene pronunciata la frase "guarda l'uccellino" (ad es. prima di scattare una foto) lo schizofrenico può guardar per aria.
Un difetto nella capacità di pensare con logicità è un sintomo della schizofrenia. Così è molto difficile per il malato compiere un percorso, viaggiare in autobus o preparare un pasto. La composizione delle parole (neologismi) è comune come nei processi di pensiero messi in relazione ai processi di linguaggio.
Gli schizofrenici spesso esibiscono un blocco nel pensare: l'incapacità di continuare un concetto, come se il cervello si bloccasse o fosse nei guai. Alcuni malati dicono che il pensiero "è stato risucchiato dalle loro teste". Un sintomo finale è spesso l'ambivalenza, ovvero l'incapacità di risolvere pensieri contrastanti. La mente può dividersi su un soggetto ed ognuno dei pezzi dividersi e così via.

Idee deliranti ed allucinazioni

Questi sono i sintomi più conosciuti. Le allucinazioni e le idee deliranti sono la conseguenza di una alterazione dei sensi e dell'incapacità da parte del cervello di interpretare e rispondere in modo appropriato agli stimoli esterni. In altre parole esse consistono in una alterazione logica di ciò che il cervello normalmente percepisce. I malati sono "impazziti" solo per gli altri; per la persona tutta l'esperienza viene vissuta come facente parte di un modello logico e coerente.
Le idee deliranti (o false credenze, illusioni) sono una serie di idee false credute dal paziente ma non dalle altre persone e non possono essere corrette per alcuna ragione. Spesso le illusioni diventano un vero e proprio convincimento ed ogni altro evento di conseguenza viene interpretato allo stesso modo.
Lo schizofrenico può credere ad esempio che un uomo che sta tossendo per strada in realtà gli stia inviando un segnale, oppure può credere che qualcuno lo stia osservando, controllando, manipolando o ipnotizzando. I malati pongono un evidente sbarramento agli stimoli esterni che ricevono e che non possono interpretare.
Le sensazioni di essere spiati o radio-controllati sono abbastanza frequenti.
Le credenze paranoidi sono comuni e possono essere pericolose se vengono messe in atto. Le manie di grandezza sono abbastanza comuni. Il paziente è convinto di controllare il mondo e di avere rapporti personali con figure storiche e potenti del passato e presente, come Gesù Cristo, la Vergine Maria,un Capo di Stato. Un evento relativamente abbastanza comune consiste nel fatto che la persona crede di controllare le menti delle altre persone o che i pensieri vengano comunicati dai loro cervelli come accade in una normale trasmissione da una radio o TV.
Le allucinazioni sono frequenti e rappresentano la fine dello spettro sntomatologico che inizia con l'alterazione dei sensi. Le allucinazioni uditive sono le più frequenti. Possono consistere in fruscii o in rumori come ad es. delle percussioni, delle frasi ripetitive, una voce, cori di persone o più voci. La persona può ascoltarle occasionalmente o in modo continuativo. Le voci e le allucinazioni uditive hanno un contenuto quasi sempre spiacevole. Le allucinazioni possono consistere anche in allucinazioni visive, dell'olfatto, del tatto. La persona può vedere cose che non ci sono, percepire degli odori che non esistono o provare sensazioni che sono solo immaginarie.

Alterato senso del sé

Normalmente gli individui hanno un chiaro senso del sè. Noi tutti sappiamo dove il nostro corpo finisce e dove iniziano gli oggetti inanimati.
Questo non è vero per gli schizofrenici che non sono capaci di distinguere se stessi dalle altre persone, distinguere parti singole del proprio corpo da altre, essere confusi sui loro organi sessuali e sulla loro identità.
Semplicemente non hanno un senso del sé.
Per chiarire meglio questo concetto, un paziente può avere gravi problemi e tentare fisicamente di correggere quanto erroneamente percepito attuando, ad esempio, un'auto-mutilazione.

Alterazioni affettive

I cambiamenti nelle emozioni (o affetti, come dicono gli operatori) sono uno dei più frequenti cambiamenti che avvengono negli schizofrenici. Ciò può essere tragico, per il risultato prodotto: l'individuo sembra non essere più capace di provare alucuna emozione. Inizialmente lo schizofrenico può provare una esperienza con un largo ed esagerato fluttuare delle emozioni, con colpe opprimenti e una grande paura che pervade tutto e non che può essere facilmente definita.

Le percezioni esagerate dei sentimenti sono presenti solo nella malattia e pertanto possono svanire. L'osservazione di questi sentimenti ed emozioni consentono di tracciare una linea di demarcazione tra la schizofrenia e la depressione maniacale. Gli schizofrenici infatti perdono la loro capacità di esprimere emozioni: gli ammalati di depressione bipolare no.
I cambiamenti più caratteristici nelle emozioni degli schizofrenici sono le emozioni inappropriate o appiattite, entrambe evidenziate in più pazienti.
L'appiattimento emotivo è l'incapacità di mettersi, in alcune condizioni, "nei panni altrui" è molto comune. (Nota: uno schizofrenico può non riuscire a capire la frase "mettersi nei panni altrui" e da lui viene interpretata realmente com'è, non per il suo intrinseco significato).
Le emozioni quindi si inaridiscono. Un paziente disse: "Se mi svegliassi e mi sentissi giù, sarebbe già un miglioramento". Negli stadi più avanzati della malattia non esistono più emozioni.

Alterazioni nei movimenti

Il cambiamento nei movimenti è dovuto all'uso degli psicofarmaci, ma per alcuni movimenti non è così.
Questo cambiamento consiste spesso in un modo goffo di procedere.
Il movimento ne è molto colpito e soprattutto non è spontaneo o aggraziato.
I movimenti ripetitivi come i tic, i termori, i movimenti involontari della lingua o alcuni atteggiamenti (succhiare, ecc.) sono spesso dovuti agli effetti collaterali dei farmaci.
Si nota frequentemente un aumento o un decremento nel battito cigliare.
Lo spiacevole effetto oculogiro, nel quale il paziente rivolta gli occhi verso l'alto è una conseguenza dell'assunzione di neurolettici: la correzione avviene con la contemporanea somministrazione di un farmaco antiparkinsoniano (Akineton, ecc.).
La catatonia, ovvero l'assenza totale di movimento è un altra forma di espressione deficitaria del movimento.

Variazioni nel comportamento

Le variazioni del comportamento sono sintomi secondari, ovvero sono una risposta a ciò che sta accadendo nel cervello.
Il ritirarsi, la catatonia e il mutismo sono abbastanza comuni.
I comportamenti ritualistici e ripetitivi come camminare in tondo, ripetere continuamente alcuni movimenti, sono anch'essi comuni.
La continua ripetizione di gesti (ovvero la gestualità stereotipata) o l'adozione di pose inusuali sono state largamente osservate.
L'ecolalia (cioè la ripetizione pronunciate da altri, ovvero il "fare il pappagallo") è un evento comune.
Un comportamento inappropriato, come ad esempio svestirsi o urinare in pubblico, sputare, ecc. è comparativamente raro e può essere evitato con l'uso delle medicine.

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