venerdì 16 ottobre 2009

DIARIO DI VITA

N0n saprei con esattezza l'inizio del calvario!Se c'è una cosa che ricordo bene è che in qualche modo non mi è mai riuscito di comunicare veramente con le persone, nella storia userò dei nomi fittizi.
Partiamo dall'infanzia: all'età di tre anni andai all'asilo, ricordo che mi sentivo spaesato e in gabbia!
Ogni giorno vedevo più o meno alla stessa ora un signore avvicinarsi alla cancellata ed io lo guardavo in un certo senso credevo che lui fosse li per aiutarmi, ricordo che non avevo amici, l'unica persona di riferimento era mia sorella più grande un giorno salii sulla giostra con gli altri bambini io avevo appena mangiato e uno di loro spinse velocemente la giostra all'incontrario, con grande impeto vomitai!Qualche tempo dopo ebbi il bisogno di andare in bagno lo confidai a mia sorella, ma appena mi portarono era troppo tardi!Mi ero cagato addosso, quello che ricordo sono gli schiaffi di una suora!Mia madre vedendo che non andavo all'asilo volentieri decise di tenermi a casa!Io la mattina rovistavo negli armadietti in cucina e giocavo con le pentole!Arrivato ai sei anni di età iniziai a frequentare la scuola elementare del mio paese!Avevo un' ottima maestra il primo giorno lei ci diede dei percorsi da completare!Io completai i primi due senza problemi, ma nel terzo c'era un uccellino che doveva arrivare al nido, il percorso aveva una strettoia ed io mi chiesi come fa a passare, è troppo stretto!Intanto la maestra passava per i banchi e mi fissava come per dire: "su è facile" ed io tracciai con la matita il percorso lungo la strettoia e lei mi disse bravo!Ricordo che venne a prendermi mio nonno e che ero felice!D'estate andavo in casa di mia nonna in un paese di montagna e quando i miei facevano qualche festa e cantavano io piangevo!Alle medie avevo un compagno di banco dispettoso Guido che mi prendeva sempre l'astuccio mi buttava le penne dalla finestra e lo scarabocchiava!A quei tempi mi piaceva una ragazza Giulia ricordo che con lei parlavo, un giorno mi disse: ci mettiamo assieme ed io dissi di si, ma invece di avvicinarmi a lei mi allontanavo e lei si stufò di questo, io piansi quando mi lasciò, ma dopo poco dimenticai. Al liceo conobbi Luciano era più grande di me in quanto aveva studiato in Svizzera prima di trasferirsi con i suoi in un paesino della valle!A mio parere questo è l'inizio del non star bene, lui era molto intraprendente ed io pensai: sarebbe un buon amico!E cosi' cominciai a frequentare casa sua!Il grosso problema era l'estate i miei mi avevano promesso un motorino se fossi stato promosso dopo il primo anno di liceo, ma poi di fatto non me lo comprarono ed io persi i legami con gli amici e iniziai a frequentare l'oratorio e gli amici di mia sorella!All'età di 15 anni proprio con loro fumai il mio primo spinello!Dopo quest'esperienza che effettuai periodicamente diventai più nervoso a scuola me la prendevo con i professori un giorno aggredii verbalmente la professoressa di biologia!Luciano mi disse: "hai fatto bene" ed io gli risposi: "perchè non lo fai tu!".Quando giunse il momento di scegliere l'università Luciano mi disse: che ne dici se andassimo insieme io accettai anche perchè avevo bisogno di una guida!Iniziai a frequentare l'università con grande lena in seguito Luciano mi disse: "perchè non prendiamo un'appartamento insieme a Milano?". Io accettai anche perchè volevo evadere da un'ambiente familiare che era divenuto troppo opprimente! Detto fatto avevamo il nostro monolocale la vita a Milano non mi piaceva e cosi' nel weekend tornavo a casa! Un giorno a Milano fumai una canna e poi mi sentii male, vomitai e dormii tutto il pomeriggio, mi svegliai con un formicolio alle tempie e pensai subito è successo qualcosa di irreversibile! Nel frattempo cominciai a diventare insofferente anche per la presenza di Luciano, pensavo in continuazione che lui volesse approfittarsi di me e della mia mente per ottenere la Laurea cosi' scelsi un indirizzo diverso dal suo anche perchè volevo prendere la mia strada! Ricordo un'altra cosa a Milano soffrivo spesso di insonnia e per dormire bevevo un goccetto di Pernod prima di addormentarmi!
Durante l'estate conobbi Luisa alla festa dell'unità che frequentavo con alcuni ragazzi della sinistra giovanile e Marco mio amico del liceo mi misi subito insieme a lei andai al mare a trovarla la stessa estate e mi sentivo felice, ma era una felicità strana ricordo che dopo un lungo periodo in cui ascoltai i Pink Floyd e fumai regolarmente cambiai genere e passai ai Red Hot Chili Peppers ascoltavo più volte la stessa canzone, guardavo molte volte sempre lo stesso film con Luisa smisi le canne!Lasciai l'appartamento a Milano e lasciai che il rapporto con Luciano si assottigliasse anche perchè vedevo nelle sue risate e nei suoi sguardi qualcosa di ambiguo di invidia se cosi' si può definire!I rapporti in famiglia si deteriorarono ulteriormente anche perchè passavo le giornate le sere con Luisa inoltre mi riusciva difficile concentrarmi nello studio e questo portò diverse sfuriate in famiglia e un calo scolastico!Dopo undici mesi di relazione lasciai Luisa e d'improvviso ripresi a stare male davo la colpa a lei ero convinto che i suoi sentimenti nei miei confronti non fossero mai stati autentici etc. Iniziai la tesi insieme a Luciano, ma con professori diversi anche per quel che riguarda i diversi indirizzi scelti!Fu in questo periodo che andai per la prima volta da uno psichiatra!Mi prescrisse dei farmaci che io non presi dopo poco tempo!Con fatica mi laureai e Luciano dopo la laurea andò in Irlanda per imparare l'inglese, io passavo le giornate con Luigi un altro amico del liceo a pescare e ad andare in bici dimenticavo le cose gli appuntamenti!In estate andai negli Stati Uniti con Antonio della compagnia del paese conobbi diverse ragazze e feci sesso con Susi una sera baciai Diane in un locale e pensai che mi avesse drogato anche perchè sentii un gusto strano in bocca!Al ritorno dagli Stati Uniti rividi Luciano e lui diceva: dobbiamo trovare lavoro, dobbiamo fare l'esame di stato io decisi di non farlo e cercai subito lavoro. Una sera dopo che durante il giorno vidi Marco che mi disse: mia mamma sta morendo. feci una festa con Luciano e li iniziai a stare veramente male! Erano tutti nemici ed io pensai devo allontanarli!La festa fini ed io andai a casa a dormire il giorno dopo avevo un colloquio di lavoro il primo della mia vita a cui non arrivai mai la sera mi telefono' Luciano per sapere com'era andata ed io gli dissi non l'ho fatto e lui:"vedi io faccio parte di una setta di cui fa' parte tanta gente, hai bisogno di una pera?". Ora io non so se lui mi abbia mai detto tali parole fatto sta che fui ricoverato 3 settimane in psichiatria e dichiarato schizofrenico.

giovedì 8 ottobre 2009

lunedì 5 ottobre 2009

sabato 3 ottobre 2009

LA MALATTIA MENTALE

delirio di persecuzione: il paziente ritiene di essere oggetto di una persecuzione

Nell'accezione corrente più comune, in uso soprattutto nella letteratura psichiatrica anglosassone, il termine "paranoia" indica una situazione di disturbo mentale lucido, caratterizzato dall'impressione del paziente di essere perseguitato (o, più specificatamente, dall'impressione che qualcuno o qualcosa abbia intenzione di nuocergli). Questa condizione è spesso caratterizzabile come una degenerazione patologica di alcuni tratti caratteriali come la diffidenza, l'inclinazione al pregiudizio o l'insicurezza. Il sistema di credenze di tipo persecutorio viene elaborato dal paziente in modo lucido e sistematico, ovvero non viene in generale a mancare la funzione razionale. In questo senso la paranoia si pu descrivere come un caso particolare di disturbo delirante.

Esempi piuttosto comuni sono la convinzione di essere pedinati e spiati, di stare venendo avvelenati, di avere una qualche malattia, di essere vittima di parassiti (come nella parassitosi allucinatoria), di subire o aver subito lavaggi del cervello o controllo mentale, di voler essere allontanati dalla società verso posti lontani dove terzi potranno approfittare della propria mente. Il paranoico sviluppa quindi un atteggiamento antisociale, attribuendo alla società la paranoia stessa della quale il soggetto è vittima. E' tipico il ribaltamento sulla società dei propri stessi atteggiamenti, per i quali il soggetto si sente vittima. Il desiderio di vendetta che innesca questa lucida autoconvinzione è spesso artefice di individui socialmente pericolosi. Molti serial-killer sono stati identificati paranoici. La loro volontà di vendetta era in realtà la voce incorporea della loro stessa paranoia, di cui molti si sono definiti vittime.

La paranoia pu essere associata ad altre forme di psicosi, in particolare la schizofrenia, e quindi anche associarsi a fenomeni allucinatori; caratteristiche attenuate possono essere presenti in altre situazioni con diagnosi principalmente non-psicotica, come il disturbo paranoide della personalità. La discriminante tra un disturbo di personalità e una condizione psicotica è nel fatto che, oltre che ossessivi e improbabili, i timori paranoici di grado psicotico sono anche chiaramente irrealistici o impossibili, e si acompagnano a percezioni allucinatorie. Alcune droghe, come le metamfetamine, possono portare all'insorgere di condizioni mentali paranoiche o rendere allucinatorie tendenze già presenti in forma latente.